Talk con Eleonora Calvelli
Eleonora Calvelli presenta il libro Making Love To G Is Gonna Be Like The First Time I Tried A Cheeseburger
Amore o odio? Intimità o finzione mediatica? “Making Love To G Is Gonna Be Like The First Time I Tried A Cheeseburger” di Eleonora Calvelli è un’opera che pone interrogativi scomodi e affascinanti attraverso due serie fotografiche iniziate nel 2012 e nel 2017 che esplorano il lato oscuro dei reality show e il nostro sguardo voyeuristico.
La prima serie, in bianco e nero, è incentrata sulla serie britannica Geordie Shore. L’idea alla base della trama, ispirata ad altri format televisivi come il Grande Fratello, è quella di riunire ragazzi e ragazze in una casa e filmare le loro interazioni 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il lavoro si concentra esclusivamente sui momenti in cui gli attori del cast sono in intimità tra di loro, censurati dalle coperte sotto cui si nascondono.
La seconda parte del libro comprende fotografie a colori di ragazze che litigano, lottano e si picchiano, tratte da video di YouTube visualizzati sul monitor del computer. In questa seconda serie, volutamente fuori fuoco, le immagini, ci confondono e sollevano una domanda fondamentale:
queste donne si amano o si odiano?
Il libro esplora il rapporto tra temi come il voyeurismo, la violenza, l’intimità e il genere televisivo dei reality show, punto di osservazione privilegiato per conoscere lo sviluppo nell’industria culturale. Il legame tra reality e strategie commerciali evidenzia come il mercato possa colonizzare la comunicazione di massa.
Tuttavia, “Making Love To G Is Gonna Be Like The First Time I Tried A Cheeseburger” non solo intende riflettere sulla televisione e sul genere dei reality show, ma anche sul nostro rapporto con i media e le immagini. Come osserviamo e quanta attenzione prestiamo alle cose che vediamo?
Prende parte all’incontro Pamela Piscicelli, curatrice e fotografa.
Data | 23 Maggio 2025 |
Orario | dalle ore 19.45 alle ore 21.00 |
Dove | Via Elettra 94-96-98, Pescara c/o Meshroom Photography Space. |
Costo | Ingresso gratuito a numero chiuso. |
Info logistiche e prenotazione | Il Talk inizierà alle ore 20.00. Non è necessario prenotare. |
Posti (min/max) | fino a riempimento della sala + live streaming |
ELEONORA CALVELLI
Eleonora Calvelli è una fotografa italiana che lavora su progetti indipendenti a lungo termine, con focus su temi sociali e culturali.
Dopo essersi laureata in Lingua e Letteratura Russa presso l’Università di Roma La Sapienza e aver conseguito un diploma post-lauream in Comunicazione e Giornalismo presso la Facoltà di Sociologia della stessa università, ha lavorato come docente a contratto di Nuovi Media prima di dedicarsi completamente alla fotografia. Nel 2005 ha frequentato un corso di fotografia presso la Scuola Romana di Fotografia e Cinema. Nel 2008 ha partecipato al workshop “Il cammino della Via Francigena”, tenuto da Olivo Barbieri e David Farrell. Il progetto finale, curato da Marco Delogu, è stato esposto al VII Festival Internazionale di Roma. La serie è stata selezionata ed esposta nello stesso anno anche al China Pingyao International Photography Festival.
Ha iniziato la propria ricerca fotografica nel 2008 con un progetto alungo termine sulle coppie omogenitoriali italiane con figli nati grazie a tecniche di “Procreazione Medicalmente Assistita” in Europa, Canada e Stati Uniti. Il progetto, che ha ricevuto il Patrocinio di Amnesty International Sezione Italiana, è stato pubblicato nel 2013 con il titolo “In Bloom” (Postcart, Roma).
Nel 2023 con il titolo “Making Love To G Is Gonna Be Like The First Time I Tried A Cheeseburger“, ha auto-pubblicato una monografia sul tema dei reality show, in cui sono confluiti due progetti sviluppati tra il 2012 e il 2021. Nel 2023 il progetto ha vinto agli International Photography Awards, categoria professionale, “1st Place, Book, Self Published”. Nel 2024 il libro ha vinto il Premio Marco Bastianelli e il Premio Editoriale Mariæ Nivis 1567. Nel 2025 il progetto è stato selezionato per l’“Off-The- Wall Award” ed esposto in una mostra
collettiva curata da Erik Kessels al Mia Photo Fair a Milano.